A casa di Agostino tutti studiano la lingua dei segni. Il suo mondo, prima chiuso e silenzioso, si è così popolato dei nomi e della presenza dei genitori, dei nonni e di suo fratello Tommaso.
Ora Agostino ha un segno particolare per ognuno di loro e, quando vuole qualcosa usa la comunicazione pittografica: in cucina trova dei cartellini, ciascuno con un'immagine diversa che rappresenta un bisogno.
Ad esempio, quando vuole andare al parco, porta alla mamma quello con l'altalena, il suo gioco preferito.
Oggi nel mondo di Agostino c’è tutta la sua famiglia.